A CIASCUNO IL SUO SOGNO
(Libro I, Ode I, vv.1-36)
Orazio



TESTO
  1. Maecenas atavis edite regibus,
  2. o et praesidium et dulce decus meum
  3. sunt quos curriculo pulverem Olympicum
  4. collegisse iuvat metaque fervidis
  5. evitata rotis palmaque nobilis
  6. terrarum dominos evehit ad deos:
  7. hunc, si mobilium turba Quiritium
  8. certat tergeminis tollere honoribus
  9. illum si proprio condidit horreo
  10. quidquid de Libycis verritur areis.
  11. Gaudentem patrios findere sarculo
  12. agros Attalicis condicionibus
  13. numquam demoveas, ut trabe Cypria
  14. Myrtoum pavidus nauta secet mare.
  15. Luctantem icariis fluctibus africum
  16. mercator metuens, otium et oppidi 
  17. laudat rura sui ; mox reficit ratis
  18. quassas, indocilis pauperiem pati.
  19. Est qui nec veteris pocula Massici
  20. nec partem solido demere de die
  21. spernit, nunc viridi membra sub arbuto
  22. stratus, nunc ad aquae lene caput sacrae;
  23. multos castra iuvant et lituo tubae
  24. permixtus sonitus bellaque matribus
  25. detestata. Manet sub Iove frigido
  26. venator tenerae coniugis inmemor,
  27. seu visa est catulis cerva fidelibus
  28. seu rupit teretes Marsus aper plagas.
  29. Me doctarum hederae praemia frontium
  30. dis miscent superis, me gelidum nemus
  31. Nympharumque leves cum Satyris chori
  32. secernunt populo, si neque tibias
  33. Euterpe cohibet nec Polyhymnia
  34. Lesboum refugit tendere barbiton.
  35. Quodsi me lyricis vatibus inseres
  36. sublimi feriam sidera vertice.
TRADUZIONE E ANALISI

O Mecenate (Maecenas - vocativo), discendente da regali (regibus – ablativo di origine) antenati, o mia protezione (praesidium) e mio dolce decoro: ci sono [alcuni] a cui (quos) piace (iuvat) sollevare (collegisse) con il cocchio (curriculo – ablativo di mezzo) la polvere di Olimpia (allusione ai giochi olimpici) e la meta evitata (le metae erano le due colonne poste ai limiti della pista dei carri nello stadio intorno alle quali bisognava girare senza toccarle) dalle ruote (rotis – ablativo di causa efficiente) infuocate (fervidis) e la palma nobile [li] innalza (evehit) sino agli dei (ad deos) signori delle terre (terrarum dominos); a questo (hunc – il verbo iuvat è sottinteso) [piace] se la folla dei volubili (si mobilium turba) Romani (Quiritium = Quiriti,  sono i Romani discendenti di Romolo che dopo la morte veniva adorato con il nome di Quirino) gareggia (certat) nell'esaltarlo (tollere) con triplici (tergeminis - ablativo di strumento) onori (honoribus - con “triplici onori” fa riferimento alle tre cariche più importanti della Roma repubblicana: questura, pretura e consolato); a quello (illum – il verbo iuvat è sottinteso) [piace] se ha immagazzinato (si condidit) nel proprio granaio (horreo - ablativo di stato in luogo senza in) tutto ciò (quidquid - pronome relativo indefinito) che viene spazzato (verritur – portato via) dalle aie libiche (de areis Libycis - complemento di moto da luogo – indica il nord africa, grande produttore di grano).
Mai (numquam) potresti smuovere (demoveas) con offerte degne di Attalo (Attalicis condicionibus - sta per: alla promessa di grandissime ricchezze - Attalo III, ricchissimo re di Pergamo lasciò il suo regno in eredità a Roma) chi gode nel rivoltare (findere) col sarchiello (sarculo – ablativo di mezzo) i campi paterni (agros patrios), affinchè da marinaio pauroso solchi il mare Mirtoo (Myrtoum – tratto di mare dell’Egeo noto per le sue tempeste) con una nave (trabe – ablativo di mezzo) cipriota (il legname di Cipro era considerato fra i migliori); un mercante che ha paura (metuens) dell'Africo (vento del sud portatore di tempeste) che lotta (luctantem) con le onde del mare Icario (Icariis fluctibus - allude al mito di Icaro che volendo volare troppo vicino al Sole, fece sciogliere la cera delle proprie ali e precipitò nel mare) elogia l’ozio e i campi (rura) del suo paese (sui oppidi): ma presto (mox) ripara le navi (ratis – forma arcaica = rates) squassate, incapace di sopportare (pati) la povertà (pauperiem).
Vi è chi (est qui) non disprezza (nec spernit) le coppe (pocula) di Massico (vino prodotto in Campania) né sottrarre (nec demere) una parte del giorno intero (solido), ora sdraiato (stratus) con le membra (membra - accusativo di relazione) sotto un verde (viridi) arbusto, ora alla lenta (lene - che scorre piano) sorgente di acqua sacra; a molti piacciono gli accampamenti (castra) e il suono della tromba (sonitus tubae) misto (permixtu) al [suono] del corno (lituo - usato per dare il segnale di combattimento alla cavalleria) e le guerre (bellaque) detestate dalle madri (matribus – dativo d’agente). Il cacciatore (venator) rimane sotto il freddo cielo (Iove) immemore della giovane (tenerae) moglie (coniugis - genitivo di relazione, retto da inmemor), sia che (seu) una cerva sia stata avvistata (visa est) dai cani fedeli (catulis - ablativo di causa efficiente) fedeli (fidelibus), sia (seu) che un cinghiale (aper) marsico (Marsus – la terra dei Marsi, Marsica, è l’attuale Abruzzo) abbia rotto le reti (plagas) ben ritorte (teretes).
L'edera (hederae: con l’edera, sacra a Bacco, si faceva la corona dei poeti) premio (praemia) delle fronti dotte (frontium doctarum), mi unisce (me miscent) agli dei celesti (dis superis), il fresco bosco (gelidum nemus) e le delicate danze (leves chori) delle Ninfe con i Satiri (cum Satyris - cum + ablativo di compagnia) mi distinguono (me secernunt) dal popolo, se né (si neque) Euterpe [musa della poesia lirica] trattiene i flauti (tibias) né (nec) Polimnia [musa degli inni sacri] si rifiuta di accordare la lira (barbiton - accusativo alla greca) di Lesbo.
Perciò se (quodsi) mi inserirai fra i poeti (vatibus - ablativo di stato in luogo senza in) lirici, toccherò (feriam) le stelle (sidera) con il sublime capo (vertice - ablativo di mezzo).



Commento:

Tema:

Le Odi (Carmina) di Orazio sono in totale 103 divise in quattro libri. I primi tre libri furono dedicati a Mecenate e la prima ode consiste in una difesa, fatta allo stesso Mecenate, nello scegliere di dedicare la propria vita alla poesia.
Dopo aver elencato le diverse possibilità di scelta che ognuno ha per assecondare il proprio modo d’essere, Orazio dichiara la propria vocazione poetica e la sua massima aspirazione di essere un giorno annoverato tra i massimi poeti lirici.

Forma metrica:

Strofa asclepiadea minore.
Maecenas atavis edite regibus iperbato - (v.1)
palma: metonimia - sta per  “vittoria”,  tra i premi destinati ai vincitori delle gare oltre alla corona di olivo o alloro e pino era previsto anche un ramo di palma – (v.5)
trabe: metonimia - sta per “nave”- (v.13)
Iove: metonimia -  sta per “caelo”/”cielo” - (v.25) 
Lesboum barbiton:  perifrasi per riferirsi ad Alceo e Saffo, i due poeti nativi dell’isola di Lesbo,  dei quali Orazio si sente erede – (v.34)
sublimi feriam sidera vertice iperbole per significare “toccare il cielo con un dito” – (v.36)

Verbi:

collegisse: inf. pf. da colligo, is, legi, lectum, ere, 3 con.= sollevare
iuvat: ind. pres. da iuvo, as, iuvi, iutum, are,1 con.= piacere
evehit: ind.pres. da eveho, is, vexi, vectum, ere, 3 con.= innalzare
certat: ind. pres. da certo, as, avi, atum, are, 1 con. = gareggiare
tollere: inf. pres. da tollo, is, sustuli, sublatum, ere, 3 con. = esaltare
condidit: ind.pf. da condo, is, didi, ditum, ere, 3 con. = immagazzinare/riporre
verritur: ind. pres. passivo da verro, is, versum, ere, 3 con. = spazzare
gaudentem: part. pres. da gaudeo, es, gavisus sum, ere, 2 sempidep. = godere
findere: inf. pres. da findo, is, fidi, fissum, ere, 3 con. = rivoltare
demoveas: cong. pres. da demoveo, es, movi, motum, ere, 2 con. = smuovere
secet: cong. pres. da seco, as, secui, sectum, are, 1 con. = solcare
metuens: part. pres. da metuo, is, metui, metutum, ere, 3 con. = temere, avere paura
laudat: da laudo, as, avi, atum, are, 1 con. = lodare
refecit: ind.pres. da reficio, is, feci, fectum, ere, 3 con. = riparare
quassas: part.pf. da quatio, is, quassi, quassum, ere, 3 con. = sconquassare
pati: inf. pres. da patior, eris, passus sum, pati, 3 dep. = sopportare
demere: inf. pres. da demo, is, dempsi, demptum, ere, 3 con. = togliere/sottrarre
spernit: ind. pres. da sperno, is, sprevi, spretum, ere, 3 con.= disprezzare
stratus: part. pf. da sterno, is, stravi, stratum, ere, 3 con. = sdraiare
permixtus: part. pf. da permisceo, es, miscui, mistum, ere, 2 con. = mescolare
manet: ind. pres. da maneo, es, mansi, mansum, ere, 2 con. =  rimanere
visa est: ind.pf. passivo da video, es, visi, visum, ere, 2 con. = avvistare
rupit: ind. pf. da rumpo, is, rupi, ruptum, ere, 3 con. = rompere
miscent: ind. pres. da misco, es, miscui, mistum(mixtum), ere, 2 con. = /unire
secernunt: ind. pres. da secerno, is, secrevi, secretum, ere, 3 con. = distinguere
cohibet: ind. pres. da cohibeo, es, cohibui, cohibitum, ere, 2 con. =  trattenere
refugit: ind. pres. da refugio, is, fugi, fugitum, ere, 3 con. = rifiutare
tendere: inf. pres. da tendo, is, tendi, tensum, ere, 3 con. = accordare
inseres: ind. fut. da insero, is, inserui, isertum, ere, 3 con. = porre/inserire
feriam: ind. fut. da ferio, is, ire, 4 con. =  toccare