AUTORITRATTO
Ugo Foscolo

TESTO
  •    Solcata ho fronte, occhi incavati intenti,
  • crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto,
  • labbro tumido acceso, e tersi denti,
  •      giuste membra; vestir semplice eletto,
  • ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti;
  • sobrio, umano, leal, prodigo, schietto;
  • avverso al mondo, avversi a me gli eventi.
  •    talor di lingua, e spesso di man prode;
  • mesto i più giorni e solo, ognor pensoso,
  • pronto, iracondo, inquieto, tenace:
  •    di vizi ricco e di virtù, do lode
  • alla ragion, ma corro ove al cor piace:
  • morte sol mi darà fama e riposo.
PARAFRASI

Solcata = segnata dalle rughe (anastrofe). occhi incavati intenti = l’intensità dello sguardo viene resa con l’uso di più aggettivi (intenti, latinismo, proviene dall’Eneide di Virgilio-II, 1-; ripreso da Petrarca “e gli occhi porto per fuggire intenti”, Canzoniere - XXXV,3)
crin fulvo = capelli di colore rosso; emunte guance = latinismo, colore pallido del viso; sineddoche che varia l’alfieriano “pallido in volto”.
labbro tumido acceso =labbra rosse e pronunciate. tersi denti = denti bianchissimi. capo chino = anche qui richiama l’autoritratto dell’Alfieri “capo a terra prono”. giuste membra = con un corpo proporzionato. Eletto (lat.) = accurato (semplice eletto = ossimoro). Ratti = veloci. sobrio, umano (latinismo), leal, prodigo, schietto = semplice, umano, leale, generoso, sincero. Avverso…eventi: in continua lite con il mondo e sempre con gli eventi avversi.
talor di lingua, e spesso di man prode = valoroso con la parola (con la letteratura) ma anche nell’azione (con le armi);
morte sol mi darà fama e riposo = sviluppa quanto già riportato nel testo di Alfieri "uom, se' tu grande, o vil? Muori, e il saprai" ed è un motivo tipico nei Sepolcri.


Analisi e commento:

Pubblicato nell’ottobre 1802 nel “Nuovo giornale dei letterati” di Pisa, il sonetto Autoritratto di Foscolo, tratto dalla raccolta "Poesie", sonetto VII, si presenta come una vera e propria descrizione che l'autore compie di se stesso, sia a livello fisico, sia a livello psicologico-morale. Si richiama al modello dell’autoritratto di Vittorio Alfieri (Rime, CLXVII, Sublime specchio di veraci detti), il quale per primo attraverso la forma del sonetto autoritratto ha espresso l’ansia preromantica di una definizione di sé.
Il primo verso (Solcata ho fronte) contiene l’anagramma del nome di Foscolo (questa tecnica dell’anagramma è tipicamente petrarchesca).

Metrica:

Sonetto di due quartine e due terzine, a schema ABAB, BABA; CDE, CED.
Enjambement: "do lode/alla ragion".
2 climax ai versi 7 e 11 che creano un crescendo emotivo che giunge al termine solo con l'ultima parola :"riposo".