GOAL
Umberto Saba

TESTO

Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia
, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla - unita ebrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato
, sotto il cielo, di vedere.

Presso la rete inviolata il portiere
- l’altro - è rimasto
. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch’io son parte.

PARAFRASI

Il portiere caduto nell’inutile tentativo (ultima vana) di difendere la porta, rimane a terra sconfitto e nasconde la faccia a terra (contro terra cela la faccia – enjambement) per la rabbia e l’umiliazione, quasi per non vedere la luce che illumina una scena per lui dolorosa (amara luce = sinestesia).
Un compagno in ginocchio al suo fianco lo incita, con parole e con gesti (con mano), a rialzarsi (rilevarsi) e scopre che i suoi occhi sono pieni di lacrime (scopre pieni di lacrime i suoi occhi = iperbato).
Il pubblico, unito nell’esultanza (unita ebrezza), sembra (par) che si riversi nel campo. I giocatori della squadra vincitrice (i fratelli) si accalcano intorno all’autore del goal (al suo collo si gettano i fratelli - anastrofe).
Pochi momenti sono belli come questi, agli uomini (a quanti) che sono come “consumati” dalle passioni dell’odio e dell’amore (l’odio consuma e l’amore, è dato - antitesi).
L’altro portiere è rimasto presso la rete inviolata (Presso la rete inviolata il portiere - l’altro - è rimasto = anastrofe). Ma la sua anima partecipa alla gioia dei compagni (fisicamente è rimasto solo vicino alla rete ma non la sua anima che è vicina ai compagni).
Per la gioia fa una capriola, manda da lontano dei baci.
Della festa, egli dice, anch’io ne faccio parte (Della festa - egli dice - anch’io son parte = iperbato).


Analisi e commento:

Fa parte del 3° volume del Canzoniere composto tra il 1933 e il 1954. Goal è una delle 5 poesie che sviluppano il tema del gioco del calcio e che Saba ha dedicato alle imprese della squadra di calcio cittadina, la "Triestina".
La poesia descrive il momento culminante della partita, quello che segue al momento cruciale del goal che determina il successo di una squadra e la sconfitta dell’altra.

  • Nella prima strofa viene descritta, l’emozione negativa della squadra e del portiere sconfitti, dopo aver subito un gol. Il tono è molto malinconico, poiché descrive l’amara realtà dei portieri quando subiscono un goal.
  • Nella seconda strofa, invece, viene descritta l’incontenibile gioia di quelli che hanno appena segnato il goal del vantaggio: i giocatori si stringono tutti insieme, mentre sugli spalti il pubblico è in delirio. Vengono sottolineati la solidarietà e la fratellanza che uniscono giocatori e pubblico nel momento clou della partita.
  • Nella terza e ultima strofa viene descritta la realtà del portiere della squadra che ha segnato: lui è dall’altra parte del campo, da solo, però molto contento, esultante anche lui. E pensa che anche lui fa parte della festa.
A metà di ogni strofa vi sono rime baciate che si trovano a metà di ogni strofa: luce-induce, fratelli-belli, sola-capriola, che contribuiscono a dare una grande efficacia descrittiva.

Metrica:

3 strofe (sestine) irregolari formate da versi endecasillabi sciolti piani.