JACQUES-LOUIS DAVID
1748 -1825

LA VITA

JACQUES-LOUIS DAVID è considerato il massimo interprete per quanto riguarda la pittura Neoclassica.
Nasce a Parigi nel 1748 e muore a Bruxelles nel 1825.
Dopo una prima formazione sotto l’egida di pittori ancora legati a un gusto rococò, frequenta i corsi dell’Accademia, ottiene il Prix de Rome e nell’ottobre 1775 parte per l’Italia:

  • Scopre l’arte italiana (Michelangelo e Raffaello);
  • Studia la scultura antica e il classicismo seicentesco (Poussin);
  • E' attratto da Caravaggio, visto come modello etico ed estetico.

Queste esperienze lo portano a fare tabula rasa con la formazione precedente e lo inducono a guardare all’antico con gli occhi di Raffaello, cioè come esempio di nobiltà di stile e di grandezza umanistica.

CARATTERI SPECIFICI

  • temi gravi e solenni;
  • rigore, sobrietà e spoglia severità;
  • disegno nitido e sicuro;
  • composizione grave, equilibrata;
  • tinte fredde e cristalline.

LE OPERE

Belisario riconosciuto (1781)

è la prima opera eseguita dopo il rientro in Francia e frutto quindi dell’esperienza romana. L’episodio evocato è quello del generale bizantino Belisario che dopo una gloriosa vita di guerre condotte per difendere l’impero contro i Goti, Unni, Persiani etc., in vecchiaia, ormai cieco, viene dimenticato da tutti e, ridotto in miseria, viene costretto a chiedere l’elemosina per vivere. L’opera si propone come esempio morale e diviene una meditazione sulla caducità della gloria e sulla necessità di conservare forza morale anche nelle avversità.
Pur essendovi ancora moduli di ascendenza poussiniana emergono tuttavia già elementi nuovi, per esempio la concentrazione sugli elementi essenziali per una più chiara comprensione.

Belisario riconosciuto

Belisario riconosciuto dipinto di Jacques Louis David

Il giuramento degli Orazi (1784- 85)

opera considerata il manifesto del neoclassicismo francese.
Il soggetto è quello del solenne giuramento dei 3 fratelli Orazi , davanti al padre, di fedeltà a Roma “O Roma O Morte”. Il quadro può essere diviso in riquadri, distinti, segnati da tre archi a tutto sesto sullo sfondo corrispondenti ai tre gruppi di figure: i fratelli, il padre, le donne:

  1. I 3 fratelli Orazi, sono visti di profilo, quasi a formare un solo corpo; hanno le gambe leggermente divaricate in avanti e il braccio proteso. I loro lineamenti sono tesi, le espressioni concentrate: esprimono la determinazione che li porta a sacrificare la loro vita per la patria.
  2. Il padre che con le spade nelle mani segna il punto focale, ha un aspetto solenne. In una mano ha le tre spade e l’altra è sollevata in alto a simboleggiare la superiorità di principio per il quale vanno a combattere.
  3. Al coraggio e alla determinazione virili si contrappongono i gesti teneramente compassionevoli delle donne. Le mogli degli Orazi con due figli sono addolorate, ma la loro sofferenza è composta ma intensa.

Il soggetto storico è utilizzato con un unico contenuto: l’esaltazione dell’eroismo.

  • La luce è fredda e limpida;
  • Le ombre sono nettamente delineate;
  • L’architettura della stanza è spoglia, caratterizzata dalle due colonne doriche e da pareti nude, e corrisponde alla severità della forma e dell’azione che domina la composizione;
  • I contorni sono netti e le pose solide;
  • I ritmi sono fermi e lineari;
  • Lo stile è morbido.

Il giuramento degli Orazi

Il giuramento degli Orazi dipinto di Jacques Louis David

La morte di Marat (1793)

opera che segna una delle pagine più alte della produzione davidiana.

  • Il contenuto del quadro è l’eroismo, il sacrificio della propria vita.
  • Il pittore non si rivolge agli esempi del passato, ma coglie un fatto di flagrante attualità: la morte del tribuno Marat assassinato a tradimento. Marat è un uomo politico assassinato nel 1793 da Corday. Marat soffriva di una malattia e doveva stare immerso in una vasca da bagno coperto con un telo di lino, accanto alla vasca vi è uno scrittoio.
  • Corday lo sorprese mentre era nella vasca e lo pugnalò con un coltello, collocato a terra sporco di sangue.
  • David scelse non il momento in cui venne assassinato ma il momento successivo, in cui il corpo inanimato ci mostra tutta la cruda realtà della morte.
  • Marat stava rispondendo ad una donna che gli aveva scritto perché era in difficoltà economiche.
  • E’ palese nel dipinto l’ascendenza caravaggesca: nell’illuminazione tesa a rivelare la nuda realtà delle cose. Vi è un’estrema essenzialità.
  • Sfondo spoglio per non distrarre lo spettatore;
  • Sfondo scuro.

In primo piano la vasca con il corpo riverso - la sua posa ricorda quella tipica del corpo di Cristo tra le braccia della Madonna. Il braccio riverso è una citazione quasi letterale del braccio di Cristo nella Deposizione del Caravaggio della Pinacoteca Vaticana.

La morte di Marat

La morte di Marat dipinto di Jacques Louis David

Finito in carcere durante la reazione termidoriana David inizia a realizzare una serie di ritratti: Madame Seriziat con il figlio (1795) dove si nota un mutamento nel suo linguaggio che diventa più sentimentale.


Napoleone valica il Gran S. Bernardo

Già entusiasta ammiratore di Napoleone, David ne divenne in poco tempo il pittore ufficiale: Napoleone valica il Gran S. Bernardo (1800) fa parte di una serie di dipinti celebrativi.

  • La figura del giovane eroe a cavallo viene esaltata mentre guida le truppe sul difficile valico.
  • Il taglio è dal basso all’alto, dato dalla coda e dalla criniera del cavallo.
  • Vi si può vedere un’anticipazione del linguaggio romantico.
  • Vengono utilizzati colori caldi.
  • Sulla roccia è scritto il nome di 3 imperatori.

Napoleone valica il Gran San Bernardo

Napoleone valica il Gran San Bernardo dipinto di Jacques Louis David